Slava Ukraini, la manifestazione per la libertà dell’Ucraina a Milano

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Slava Ukraini, la manifestazione per la libertà dell’Ucraina a Milano

Slava Ukraini, la manifestazione per la libertà dell’Ucraina a Milano

03 Novembre 2022

Sabato 5 novembre sarà una giornata spartiacque per l’opinione pubblica. A Milano e Roma, infatti, si svolgeranno due manifestazioni sulla guerra in Ucraina di segno radicalmente opposto. All’Arco della Pace in Piazza Sempione nel capoluogo lombardo i manifestanti si riuniranno per la libertà, a Piazza della Repubblica nella Capitale per chiedere la pace. Questioni di lana caprina? No. Perché non c’è una vera pace senza la libertà dei cittadini ucraini, come ripetevano gli organizzatori di un altro recente ciclo di eventi pubblici.

La manifestazione per la resa dell’Ucraina, a Roma

L’iniziativa è partita da Giuseppe Conte, grazie alla benedizione di giornali come Avvenire e Il Fatto Quotidiano, ma anche di associazioni come Rete italiana pace e disarmo, formalmente organizzatrice dell’evento, ha lanciato il guanto di sfida al governo. La piazza romana sarà scevra da simboli di partito, ambisce a essere una manifestazione di tutti i pacifisti. Vogliono discontinuità rispetto al governo Draghi in politica estera, vogliono smettere di inviare le armi e, magari, ridiscutere le sanzioni. Pensano che la diplomazia possa risolvere il conflitto in fretta. Fermare la guerra, secondo la loro opinione, non ha prezzo.

Una visione della guerra da libro cuore, iper-semplicistica e che tralascia le differenze tra oppressi e oppressori, l’autodeterminazione dei popoli e il rispetto dei diritti umani. Probabilmente diventerà l’occasione per far passare le condizioni dettate da Putin come “la via per la pace”. E poi, diciamocela tutta, la pace, che in Europa tanto ha prosperato negli ultimi settant’anni, non merita di essere ridotta a vuoto involucro retorico e bandiera dei populisti di sinistra.

La contro-manifestazione del Terzo Polo: a Milano in piazza per la libertà dell’Ucraina

Contemporaneamente, alle ore 16, in Italia ci sarà un contraltare alle posizioni di Conte. All’Arco della Pace in Piazza Sempione, infatti, si svolgerà la manifestazione organizzata dal Terzo Polo (Azione e Italia Viva) ma che sarà priva di simboli partitici. Carlo Calenda l’ha annunciata mercoledì 29 ottobre, invitando alla “partecipazione di tutte le forze democratiche del Paese”.

Oltre a Più Europa, hanno aderito singolarmente alcuni esponenti centristi del Partito Democratico. In prima fila Carlo Cottarelli, Andrea Alfieri e Andrea Marcucci, ex capoguppo al Senato vicino alla Fondazione Einaudi. La certezza è una in questo caso, il PD si spaccherà di nuovo, stavolta tra pacifisti e sinceri democratici. Sicuramente, comunque, pesa l’assenza del sindaco Sala.

L’inequivocabile condanna alla Russia

“Stop alla guerra di Putin, si alla pace che riconosca sovranità e integrità territoriale di Kiev”. Le parole di Matteo Richetti, capogruppo del Terzo Polo alla Camera, riassumono bene il senso della manifestazione. Gianmaria Radice, coordinatore di Italia Viva sul territorio di Milano e provincia, ha lanciato un’idea: un collegamento in diretta video con i sindaci di diverse città ucraine tra cui Andrij Sadovyj, primo cittadino di Leopoli.

È vasta anche la rete di associazioni che hanno deciso liberamente di aderire. “Partecipo a favore del popolo ucraino che si sta difendendo da un’aggressione vile, vigliacca e senza motivazione se non desiderio di imperialismo russo-zarista”, ha dichiarato Costantino De Blasi, di Liberi Oltre, a Linkiesta. Andrea Cangini, neosegretario della Fondazione Luigi Einaudi, ha usato parole altrettanto dure. “Lo spirito antioccidentale impedisce di far chiarezza su una questione che richiede invece la massima trasparenza. Putin ha dichiarato guerra all’Occidente molto tempo fa. Il discorso a Monaco è del 2007 e la politica europea avrebbe dovuto trattarlo diversamente già prima del 24 febbraio scorso”.

Si può decidere da che parte stare ogni giorno e in particolare sabato 5 novembre. Con l’Ucraina e contro Putin o con Putin e contro l’Ucraina. L’Occidente, fiero dei suoi valori e della sua storia, non ha scelta: l’unica via è la libertà. Slava Ukraini.