Mondo News 16 Ottobre 2012 di redazione Clinton: “Responsabile di quanto accaduto a Bengasi” Il segretario di Stato americano Hillary Clinton s’è dichiarata "responsabile" di quanto accaduto a Bengasi, in Libia, lo scorso 11 settembre. bengasi clinton libia
Mondo News 13 Settembre 2012 di redazione Il film su Maometto infiamma il mondo arabo. Dilagano le proteste anti-Usa Dilaga a macchia d’olio la protesta anti Usa. Dopo l’uccisione dell’ambasciatore americano, Chris Stevens, in Libia, è ancora il controverso film The Innocence of Muslim a scatenare la rabbia nel mondo arabo. L’Egitto è stato teatro di nuove proteste e scontri si sono registrati anche in Yemen e a Tunisi. Con il passare delle ore, il sentimento antiamericano ha raggiunto anche Gaza, Iran, Marocco, Indonesia, Bangladesh. al qaeda attentato bengasi
Mondo News 12 Settembre 2012 di redazione Sull’attacco al consolato Usa a Bengasi aleggia lo spettro di al Qaeda L’ambasciatore americano in Libia, Chris Stevens e altre tre persone, due Marines e un funzionario, sono rimasti uccisi durante un attacco al consolato americano a Bengasi. Stando a quanto riporta ANSAmed, dietro lo sciagurato attacco ci sarebbe Al Qaida. Secondo alcuni siti collegati alla rete terroristica, infatti, il film “blasfemo” sulla vita del profeta Maometto prodotto negli Usa, sarebbe solo una falsa pista. al qaeda attentato bengasi
Mondo News 31 Agosto 2011 di redazione I diritti umani e il diritto a uccidere Insieme ai diritti umani invocati per rovesciare Gheddafi, il CNT bengasino ne ha scoperto anche un altro: "il diritto di uccidere il Colonnello". "Dappertutto nel mondo se un criminale non si arrende è diritto di chi deve far rispettare la legge farlo uccidere," ha spiegato un alto responsabile militare del Consiglio. In realtà non proprio tutto il mondo è Paese, cari amici libici… bengasi cnt dittatori
Mondo News 31 Agosto 2011 di Marcello Inghilesi Quel complesso gioco di tribù che ha fatto cadere Gheddafi E’ la tribù della Magariha che ha fatto scendere berberi e arabi dall’altopiano del Gebel Nefusa per prendere Tripoli; uomini "che sparano davanti e in silenzio", e non gli allegri patrioti che per tre mesi hanno "sparato in aria", come si è rimproverato ai bengasini cirenaici. L’uomo chiave della caduta di Gheddafi si chiama Jalloud e la forza che ha definitivamente spostato gli equilibri si chiama Magariha. bengasi berberi gheddafi
Economia News 29 Agosto 2011 di Federica Bicchierri Scaroni in Libia: l’Eni dà la benzina, il CNT pagherà in petrolio Il portavoce della AGOCO (Arabian Gulf Oil Company), la compagnia petrolifera che fa capo alle nuove autorità di Bengasi, ha citato l’Italia, insieme a Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, come partner bene accetti per futuri affari sul petrolio e il gas libico. Le prospettive per il nostro Paese sembrano incoraggianti, bisognerà tuttavia attendere la fine dei combattimenti per capire quale delle nazioni europee coinvolte nel conflitto uscirà realmente vincitore dalla partita sull’energia. bengasi borsa eni
Mondo News 29 Agosto 2011 di Nino Orto Il mondo arabo non amava Gheddafi ma ora può risollevare la Libia Il mondo arabo e musulmano non ha mai amato Gheddafi e la facilità con cui il regime è crollato, militarmente ed economicamente, è dovuto in gran parte al totale silenzio in sede internazionale della Lega degli Stati arabi e al rifiuto dei più potenti di essi a fornire una mediazione con gli americani. bengasi cnt islam
Mondo News 06 Luglio 2011 di Roberto Santoro Quei maledetti novanta chilometri tra le Montagne e Tripoli La situazione sul campo in Libia si può sommariamente riassumere così: l’avanzata dei ribelli di Bengasi da Est è "rallentata" dalla NATO, che preferirebbe un colpo di mano interno dell’inner circle gheddafiano per gestire meglio il dopo-regime. La Francia invece arma e preme sui ribelli del Jebel Nafusa, perché calino dalle montagne sulla capitale. Ma non è detto che questa sia la soluzione giusta. bengasi berberi gheddafi
Mondo News 08 Aprile 2011 di Roberto Santoro La Libia è un test per la Turchia. Erdogan scelga da che parte stare La Turchia ha deciso di intervenire in Libia, con scopi umanitari, cercando di tenere fede alla missione che si è data ormai da qualche anno: rappresentare una forza in grado di stabilizzare il mondo arabo e musulmano, amica di tutti e nemica di nessuno. Ma forse è arrivato il momento di schierarsi e scegliere da che parte stare. bengasi egitto gheddafi