I nostri “Prodi” hanno reso l’Italia un alleato inaffidabile
L'”Italia di governo” all’estero semplicemente non esiste. Su qualsiasi questione di rilevanza internazionale si menzionano le posizioni americana, britannica, francese, tedesca, e, a volte, quella spagnola. Punto e basta. L’Italia non c’è. Oltre a essere inaffidabile, è anche irrilevante. Quel che è peggio è che lo sarà sempre di più. La coalizione di governo tifava per Ségolène Royal in Francia, e si è beccata Nicolas Sarkozy, filosraeliano e filoamericano. Subisce la presenza imponente di Angela Merkel in Germania. In Gran Bretagna ha stravisto per Tony Blair, per poi ritrovarselo proamericano. Al posto di Bush tra una anno ci saranno Hillary Rodham Clinton o Barack Hussein Obama, ma nessuno si illuda che, in politica estera, i due rappresenteranno quell’inesistente “altra America” tanto sognata dal sindaco di Roma, Walter Veltroni, e dagli americanisti nostrani. Quando queste persone si riuniranno intorno a un tavolo a discutere dello stato del mondo, state certi che nessuno di loro si chiederà: ma D’Alema e Prodi che cosa ne pensano? Anzi, forse si dimenticheranno anche di mandare loro l’invito, o, come la vecchia zia, li inviteranno soltanto per il thé.