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Davanti ai martiri cristiani rapiti, assassinati, sgozzati dall’integralismo islamico e indù, davanti ai missionari sempre più in pericolo di vita, davanti al calvario dei cristiani in Iraq, ridotti ormai ad un terzo, vittime delle violenze, intimiditi dalle minacce, costretti a scappare dalle loro case dall’intolleranza islamica, l’Europa e l’Italia rimangono mute. Solo una laicità indifferente può considerarsi estranea a questi martiri e non considerarli propri martiri, propri perché martiri, propri perché cristiani.