Di tutti i paesi islamici sconvolti dalle recenti insurrezioni, la Libia è il più fragile e quindi appare giustificata l’attenzione maggiore – anche sul piano militare – che le è stata dedicata, rispetto agli altri paesi. Gli esiti di questa grave crisi, come si può notare dal pur breve esame degli scenari possibili, non sono tali da farci rallegrare, e quindi dobbiamo attenderci conseguenze negative per le nostre economie e di conseguenza per la nostra qualità di vita, qualunque sarà l’esito del conflitto. (Comitato Atlantico Italiano)
Cosa dobbiamo pensare di chi commette suicidio in nome della libertà? In questa categoria, ovviamente, non includo gli attentatori suicidi perché il loro proposito è di uccidere altre persone con un metodo di omicidio che richiede la loro stessa morte. Penso piuttosto a chi si toglie la vita come atto politico come Siamak Pourzand, un nome ben noto a chi segue la lotta per i diritti umani in Iran che il 29 aprile ha deciso di suicidarsi gettandosi dal balcone del suo appartamento a Teheran. (Huffington Post)