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Italia News

05 Dicembre 2012 di
Eugenio Del Vecchio

La Corte Costituzionale dà ragione a Napolitano: “Quei nastri vanno distrutti”

Lo scontro tra la Presidenza della Repubblica e la Procura di Palermo aveva infiammato le polemiche per tutta l’estate. Ieri, il verdetto della Corte Costituzionale: “Quelle intercettazioni vanno distrutte”. “Non spettava alla Procura di Palermo valutare la rilevanza delle intercettazioni. Neppure spettava loro di omettere di chiedere al giudice l’immediata distruzione ai sensi del terzo comma dell’articolo 271 del codice di procedura penale, con modalità idonee ad assicurare la segretezza del contenuto”. E ancora, si noti bene, “E’ escluso che il contenuto sia sottoposto al contraddittorio tra le parti”.
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Italia News

17 Luglio 2012 di
Eugenio Del Vecchio

A tutto c’è un limite, anche alle intercettazioni (illegittime)

Il Colle ha sollevato un ‘conflitto d’attribuzione tra poteri dello Stato’ in merito all’ormai nota vicenda delle telefonate intercettate dalla Procura di Palermo tra Napolitano e l’ex ministro degli Interni Nicola Mancino a proposito della presunta trattativa Stato-Mafia dei primi anni ’90. Il diritto, come la matematica, non è un’opinione: quelle intercettazioni sono illegali ed illegittime.
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Quagliariello dice come si combatte il “virus che divora la magistratura”
Italia News

23 Settembre 2011 di
redazione

Quagliariello dice come si combatte il “virus che divora la magistratura”

"Questo è il paese dove un pataccaro conclamato come Ciancimino può scagliare la mafiosità addosso a un presidente del Consiglio via tribunale. E’ il paese dove l’uomo che ha arrestato Riina, il generale Mario Mori, viene a sua volta processato. E’ il paese di Ingroia su un palco con le mani in tasca e l’aria da tribuno; è il paese della sentenza Andreotti". (tratto da Il Foglio)
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Mondo News

14 Marzo 2011 di
Gennaro Malgieri

L’apocalisse giapponese e l’empio circo dei “custodi della Costituzione”

Di fronte all’apocalisse giapponese, al mondo scosso dalla scoperta della sua fragilità, alle masse d’Oriente e d’Occidente smarrite davanti alla rivolta della natura, dovrei occuparmi della politica dell’odio che va in scena sul palcoscenico italiano, il più lercio d’Europa? Vorrei scrivere d’altro, riflettere sul senso della nostra esistenza. Ma non posso. Sono costretto a leggere d’Italia e (ebbene sì) a indignarmi.
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Per una Primavera Demografica